SIMPOSIO DELL'ALBERO
Il Bosco, cuore verde del Parco, è stato particolarmente colpito dagli eventi meteo estremi degli ultimi anni causati dal cambiamento climatico, che hanno fatto schiantare molti alberi; questi fenomeni ne hanno alterato pesantemente la struttura e provocato non pochi danni all’ecosistema. In particolare, la tromba d’aria di luglio 2023 ha lasciato tutti noi attoniti, così come lo stato in cui verteva il Bosco. Gli alberi divelti e abbattuti ci hanno fornito un’immagine chiara e lacerante degli effetti dell’alterazione del clima, che ci ha sbigottito e ci ha fatto sentire inermi.
Tuttavia, non possiamo rimanere così immobili davanti alle alterazioni dell’uomo, terrorizzati da quello che verrà, anzi bisogna continuare ad agire per cambiare noi e far cambiare le cose.
Da questo pensiero è nata un’iniziativa promossa e finanziata dal PLIS Est delle Cave in collaborazione con la Cooperativa il Germoglio di Cassina de’ Pecchi e l’Olmo d’oro di Carugate. Il progetto “Simposio dell’albero” ha portato all’installazione di sei sculture nei cinque Comuni del Parco partendo dai tronchi degli alberi schiantati nel Bosco del Fontanone.
Dal legno distrutto è nata la bellezza che ci racconta il territorio del Parco e ci insegna che c’è ancora tempo per cambiare e impegnarci. Cinque tronchi del Bosco del Fontanone sono diventati cinque opere d’arte che parlano dell’ambiente e ci spronano a trasformare il nostro stile di vita, i nostri gesti, per generare speranza ed evitare che ciò riaccada.
Di seguito sono riportate le sculture realizzate:
DONNA; scolpito da Pardo Malorni.
Collocata nei pressi del Cimitero di Longarone di Carugate.
Tutte le donne alzano le mani al cielo, non in segno di resa, ma come un grido che ci chiama a raccolta contro le violenze che ancora le colpiscono, ingiuste, spregevoli. Sono mani forti, ferite, ma mai piegate. Mani che chiedono giustizia, rispetto, cambiamento. Insieme a loro, anche la Madre Terra solleva le sue mani, provata dai soprusi dell’uomo: il cambiamento climatico, la distruzione degli ecosistemi, il silenzioso grido della vita che si spegne. Sta a noi unirci, con coraggio, per combattere tutto ciò nelle nostre vite, con gesti forti e consapevoli.
ANELITO E RIGENERAZIONE;
scolpito da Laura Colombo.
Collocata nell’area limitrofa alla Cascina Graziosa di Carugate. In un angolo nascosto del Parco, una mano si leva verso il cielo — simbolo dell’umanità che invoca pace, giustizia, ascolto. Sul suo palmo si posa una farfalla: fragile come ciò di cui è messaggera, bellezza, rinascita e libertà. Con ali silenziose ci ricorda che anche ciò che è piccolo può cambiare il mondo, e che la libertà, come lei, è un volo che spezza ogni oppressione e ci spinge a resistere, a sperare. Eppure, le farfalle sono tra le prime a scomparire sotto il peso delle nostre azioni. Alziamo allora le mani — non solo per chiedere, ma per agire con piccoli gesti, quotidiani e consapevoli, possiamo ancora invertire la rotta. Gesti semplici, ma meravigliosi… come le farfalle.
L’AIRONE,
Collocata lungo l’alzaia del Naviglio, in prossimità del sentiero Burrona.
L’airone cenerino, presenza elegante e familiare abita il territorio del Parco, soprattutto tra le acque della Martesana, come simbolo silenzioso di un mondo che cambia. Negli ultimi anni, questa specie ha conosciuto una sorprendente crescita, adattandosi con resilienza alle profonde alterazioni degli ecosistemi imposte dall’uomo. Ma non tutte le creature sono così fortunate: molte, più fragili, rischiano di scomparire. Perciò, contemplando la bellezza dell’airone, ricordiamoci di ciò che rischiamo di perdere. E troviamo, in quella bellezza, la spinta ad agire: perché il tempo per rallentare questa perdita c’è ancora, ma non sarà eterno.
EQUILIBRIO INSTABILE;
scolpito da Pardo Malorni. Collocata al Parco Increa di Brugherio.
Nel tempo, il Parco Increa è divenuto simbolo di un possibile equilibrio tra l’uomo e la Natura, un fragile ma prezioso dialogo tra ciò che siamo e ciò che ci circonda. Oggi, però, l’umanità si trova sospesa in un momento di profonda instabilità—climatica, sociale, esistenziale. Un equilibrio instabile che minaccia di alterare le fondamenta stesse della nostra civiltà. Se non sapremo fermare questa deriva, il domani si farà sempre più incerto, e la luce della speranza, per le generazioni future, rischierà di affievolirsi. Sta a ciascuno di noi fare la propria parte, anche nel piccolo delle azioni quotidiane, per ricucire il legame con il mondo e rafforzare le radici di un futuro possibile.
LE VIE DELL’ACQUA
Collocato all’ingresso del Bosco del Fontanone.
Il territorio in cui sorge il Parco è un intreccio vitale di vie d’acqua, le stesse che, da sempre, plasmano la storia e l’anima della Pianura Padana. Questa scultura ce ne parla, ricordandoci il legame profondo e indissolubile che ci unisce alla Natura. Come l’acqua scorre e nutre ogni cosa, così un ambiente sano è linfa per la nostra esistenza. Abbiamo saputo guidare l’acqua nei campi, farla nostra alleata: ora dobbiamo imparare a contenere il nostro impatto sul Pianeta, affinché nel domani non ci venga a mancare l’“oro blu”, fonte di vita e speranza.
AIRONE,
Collocato all’interno del Parco degli Aironi di Cernusco sul Naviglio.
Un airone fa ritorno, leggero e silenzioso, tra le sponde dimenticate di una cava che il tempo ha trasformato in Parco. È il segno discreto di una Natura che sa rinascere, che si adatta con grazia dove l’uomo le concede respiro. Anche laddove l’estrazione ha inciso profondamente la terra, un gesto consapevole, un progetto pensato con cura, può sanare le ferite e dare vita a nuovi paesaggi. Luoghi dove il silenzio parla, dove il verde ritorna, e dove l’uomo e la Natura possono camminare insieme, custodi dello stesso fragile equilibrio.