LA FLORA DEL PARCO

All’interno del Parco coesistono due contesti differenti, che ne influenzano anche la flora. Da un lato abbiamo aree recuperate e riqualificate principalmente per una fruizione cittadina con piante principalmente ornamentali (ad esempio il Parco Increa e il Naviglio Martesana), dall’altro si individuano aree più selvatiche originate da una riappropriarsi degli spazi da parte della natura. Per tale motivo, la vegetazione che possiamo individuare nel Parco è sia naturale che seminaturale, ovvero in cui parte delle loro caratteristiche è determinato dall’azione dell’uomo, diffusa nelle tre componenti ambientali principali: bosco, campi, aree umide.

Purtroppo, nel territorio del PLIS, non si può parlare di foreste relitte degli antichi paesaggi padani, denominate Querco-carpineti, ben presenti in epoche antiche e di cui attualmente restano poche aree residue. L’unica area boscata di estensione rilevante (circa 10 ettari) presente nel territorio del Parco è il “Bosco del Fontanone” anche noto come “Bosco del Legionario”, frutto di un intervento di riforestazione negli anni ’80 attorno al vecchio Fontanile Lodi di cui si può ancora vedere la struttura, non essendo più presente l’acqua. Sempre su questa area si sono realizzati interventi successivi allo scopo di aumentarne la biodiversità vegetale, anche rimuovendo le specie alloctone (ovvero non tipiche del territorio). 

Altre aree a bosco si possono individuare in prossimità delle cave (ad esempio il bosco di Cascina Torriana-Guerrina, o il boschetto della Battiloca) o vicino ai campi, più che altro sotto forma di filari e siepi.

In queste aree si possono individuare soprattutto alberi di farnia (Quercus robur) e carpino bianco (Carpinus betulus) e in quantità minore bagolaro (Celtis australis) e ciliegio selvatico (Prunus avium) anche se spesso sono aree dominate dalla presenza della robinia (Robinia pseudoacacia), la specie invasiva più diffusa in tutta la Pianura Padana. Tra gli arbusti sono frequenti il biancospino (Crataegus monogyna), il sanguinello (Cornus sanguinea) e il sambuco (Sambucus nigra) mentre nel sottobosco si possono osservare diverse specie, molto spesso il rovo (Rubus ulmifolius) ma anche l’ortica (Urtica dioica), la falsa ortica (Larium purpureum) e alcune specie di viole (es. Viola odorata e Viola hirta). Sul finire dei boschi, nei prati ed i margini dei campi sono dominati da graminacee e fiori, come ad esempio papaveri (Papaver rhoease i trifogli (Trifolium repens e Trifolium pratense) o il ben noto tarassaco (Taraxacum officinalis).

Infine, è ben presente la vegetazione attorno alle zone umide con boschi igrofili dominati da salice bianco (Salix alba) e pioppo (Populus alba) con la presenza di mestolaccia comune (Alisma plantago-aquatica) e l’equiseto arvense (Equisetum arvense). Sono purtroppo grandi assenti, ma fondamentali da reinserire, le cannucce di palude (Phragmites australis), la tifa (Typha latifolia) e i giunchi (Juncus effusus).